martedì 12 agosto 2008

siamo tutti uniti

Passando in citta’ affollate di gente ed immerse nel caos, tra capnne sperdute in questa arida campanga come tra villaggi immerse nella sabbia finissima dell’Oceano Indiano in cui le mie sorelle e miei fratelli con essenzialita’ e lentezza vivono al loro unica vita, mi chiedo quale sia il senso della vita stessa di ognuna ed ognuno, come della mia...

Se ogni passo.. per fortuna qui vissuto a piedi nudi per trarre speranza e vita dalla terra stessa... ogni gesto, sorriso, lacrima, parola, silenzio non e’ intessuto con i gesti-silenzi-gioie-fatiche di ogni sorella e fratello in modo inconsapevole o coscientmente attraverso Te Signore e Fratello Gesu’, la Vita stessa, quella di ognuno come quella universlae non avrebbe, per me, senso.

Ogni bambino educato, ogni malato curato, ogni moribondo accudito non servirebbe a nulla perche’ rimarrebbero sempre troppi bambini da educare, troppi malati da curare, troppi moribondi da accompagnare nell’ultimo respiro... tutto sarebbe inutile in realta’...

Solo se ogni nostro respiro, ogni battito del nostro cuore e’ intessuto dallo Spirito che e’ Vento con i respiri e i battiti di ogni altra persona la mia semplice e in fondo inutile vita, rispetto a i milioni di fratelli e sorelle che ora calpestano la mia stessa terra, acquista valore, riceve profondita’ e radicamento... guardiamo troppo i frutti che sono facilemnte contabili e capitalizzabili, mentre perdiamo di vista le radici che sono in realta’ cio’ che importa, cio’ che bisogna curare, cio’ che ci tiene in piedi, cio’ che in modo inconsapevole ci lega agli altri perche’ riceviamo linfa vitale da tutte e da tutti... sempre, continuamente...

Signore,

Tu che “ non spegni il lucignolo fumigante e non spezzi la canna incrinata”,

Tu che fai “conservare le briciole e i pezzi di pane avanzato”,

tu raccogli ogni nostro respiro e ogni gesto, ogni lacrima, ogni gioia e ogni gemito

per tesserlo con quelli dei nostri frateli e sorelle.

Tu fai cosi’ un arazzo sempre nuovo dove tutti siamo ugualente necessari e inutili, dove siamo trama ed ordito, punto visibile e nodo invisibile

Cosi’ la creazione stessa sorride e avanza, si colora di nuovo e conserva ogni cosa

E tutti e tutte noi possiamo sentirci uniti, legati e curati da Te, Papa’ dei cieli che “ nulla disperzzi di quanto hai creato” e che tutti e tutte hai salvato in Gesu’, tuo Figlio e nostro Fratello e Salvatore

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