mercoledì 13 agosto 2008

la religione dell'Amore


Ormai nel tempo libero indosso il lunghi, il tipico indumento indiano che sembra un pareo... dopo averlo comprato sono andato dal sarto che ha il suo piccolo buco di fronte alla comunita' e gli ho chiesto di cucirmelo secondo la loro usanza... sono tornato a prenderlo e... non ha voluto le 5 rupie del prezzo e, vista la mia insistenza, mi ha risposto: "Friendship, friendship!".
Prasad, un nostro sveglio e un po' pigrotto allievo di VII A, l'altra mattina mi ha offerto un salatino fritto che comprano e si portano a scuola per pranzo... naturalmente ho dovuto prenderlo e gustarlo...
Chi ha poco o nulla condivide e lascia andare le cose con gratuita'... noi, ricchi ed impauriti, attaccati al nostro possesso, non riusciamo neppure ad immaginarla sorella gratuita' e madre provvidenza... non siamo liberi di dare, lasciare, condividere, spartire... la prima domenica in India abbiamo letto il Vangelo della moltiplicazione dei pani secondo la comunta' di Matteo... mi chiedevo, di fronte al poco nutrimento che hanno, quale fosse la lettura che i miei fratelli e le mie sorelle di Suranam potessero fare del brano; ancora una volta ero attirato dalle cose, dal possesso e non capivo che loro vivono quella condivisione che Gesu' stesso testiomina, mentre io ero come gli apostoli che si preoccupano del "mandare la folla a casa perche' c'e' poco pane nella bisaccia"... qui la moltilpicazione dei pani e' sinonimo di condivisione e non della conta di quanti pani e pesci abbiano...


Grazie fratelli e sorelle di Suranam, piccoli e grandi

per essere semi e segni della Buona Notizia che si fa ancora carne in voi, sempre nuova eucarestia, per dire grazie al Signore della Vita che veste i fiori dei campi e nutre gli uccelli del cielo..

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